Nel vasto “atlante” dei luoghi dell’abbandono, RUSTSCAPES –ovvero i “paesaggi della ruggine” – si caratterizzano come architetture e ambienti strettamente legati all’acqua che, nel corso del tempo, a causa di diversi eventi, politiche e pratiche, hanno generato una duplice privazione. Costruiti lungo argini fluviali o frange costiere, nel corso degli ultimi decenni, da un lato sono stati dismessi –e dunque sottratti all’accesso e all’utilizzo– e dall’altro hanno determinato un’alterazione e una perdita di risorse ambientali, paesaggistiche, culturali e collettive.